Animali e settori

Animali e settori

L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) si occupa di controllo e sorveglianza, ricerca scientifica e servizi diagnostici nell’ambito della salute animale e delle malattie trasmissibili dagli animali all’uomo (zoonosi). In questa sezione sono disponibili informazioni dettagliate sulle attività dell’IZSVe per ciascuna delle specie animali e dei settori zootecnici di cui l’ente si occupa.

Animali da compagnia

La stretta relazione tra l’uomo e gli animali da compagnia comporta la necessità di monitorare attentamente il loro stato di salute. Le possibilità diagnostiche e di profilassi nei confronti delle malattie di questi animali hanno visto negli ultimi anni un’enorme crescita in termini di diagnostica di laboratorio.

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Api

In Italia si stima la presenza di circa 70.000 apicoltori e 1.300.000 alveari. Il 90% degli apicoltori si classifica come non professionale od hobbista. Presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha sede il Centro di referenza nazionale per l’apicoltura e il Centro regionale per l’apicoltura (CRA) della Regione Veneto.

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Artropodi e vettori

Gli artropodi sono un gruppo di animali invertebrati che comprende circa i 5/6 delle specie finora classificate; ne fanno parte insetti, zecche, ragni, acari. Una parte di essi sono parassiti che causano malattie, oppure sono vettori che possono trasmettere patogeni, oppure sono velenosi per l’uomo e gli animali.

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Avicoli

L’avicoltura è uno dei settori leader della zootecnia italiana. Le malattie infettive che colpiscono il settore avicolo sono molteplici, e molte di esse controllate da specifici programmi di vaccinazione. Di particolare rilevanza sono le due malattie denunciabili del pollame: la malattia di Newcastle e l’influenza aviaria.

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Bovini

Il comparto bovino è il settore più importante in termini di produzione e numerosità di capi nell’ambito della zootecnia italiana. La molteplicità di tipologie produttive è correlata alla presenza di diverse patologie nei settori dei bovini da carne e della vacca da latte, oltre che a tecnopatie tipiche degli allevamenti intensivi.

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Fauna selvatica

Per fauna selvatica si intendono tutte le “popolazioni animali a vita libera”. Il cambiamento occorso in questi ultimi decenni nell’ambiente e nel rapporto animali domestici/animali selvatici/uomo fornisce diversi motivi per cui la medicina veterinaria e la sanità pubblica devono confrontarsi con le patologie di questi animali.

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Ovicaprini

Il patrimonio ovino italiano è localizzato per il 95% nell’area mediterranea mentre l’allevamento caprino è più tipico dell’arco alpino. La molteplicità di tipologie produttive legate alle condizioni tradizionali di allevamento portano alla comparsa di patologie infettive complesse.

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Pesci, molluschi e crostacei

L’acquacoltura è un settore di produzione alimentare in rapido accrescimento. L’Italia il terzo Paese produttore di molluschi in Europa e il secondo per la produzione di salmonidi. Nel settore ittico alcune malattie di origine virale e batterica hanno pesanti impatti sulla salute degli animali e le rendite economiche.

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Pipistrelli

Molte ricerche nell’ambito della virologia e dell’ecologia supportano l’idea che i chirotteri rivestano un ruolo importante nel mantenimento in natura e nell’evoluzione di alcuni gruppi virali. In questo contesto, la sorveglianza sanitaria dei chirotteri è fondamentale per proteggere l’uomo.

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Suini

La suinicoltura è uno dei settori portanti della zootecnia italiana. Diverse sono le malattie infettive che colpiscono il settore suinicolo. Alcune di esse sono patologie con obbligo di denuncia, e sono soggette a piani di sorveglianza nazionali.

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