Fauna selvatica

Fauna selvatica

Dal punto di vista sanitario per fauna selvatica si intendono tutte le “popolazioni animali a vita libera”, con particolare riferimento a mammiferi e uccelli. Il profondo cambiamento occorso in questi ultimi decenni nell’ambiente e nel rapporto animali domestici/animali selvatici/uomo fornisce diversi motivi per cui la medicina veterinaria, e in generale la sanità pubblica, debbano confrontarsi professionalmente e istituzionalmente con le patologie della fauna selvatica. In particolare:

  • la comparsa/ricomparsa di alcune malattie emergenti, spesso a carattere zoonosico, che hanno origine nella fauna selvatica o comunque nell’ambiente silvestre (è il caso di molte malattie da vettori, o di altre come la rabbia, eradicata in Italia nella volpe dopo una recente epidemia nel Triveneto);
  • l’incremento di alcune popolazioni selvatiche di specie ecologicamente plastiche e molto adattabili (come nel caso degli ungulati), che potrebbe consentire nuovi e inattesi cicli epidemiologici di alcuni patogeni, anche di importanza zoonosica e zooeconomica;
  • il declino di alcune specie di alto valore ecologico e conservazionistico (come i galliformi e i lagomorfi alpini), ecologicamente più sensibili, la cui situazione demografica potrebbe risultare aggravata da eventuali patologie;
  • la possibile limitazione indotta da agenti patogeni alla ricolonizzazione di alcuni areali da parte di specie di particolare pregio (come nel caso della rogna sarcoptica nelle colonie di stambecco, o del possibile impatto dei virus del cimurro e della rabbia sui grandi predatori).
  • aspetti legati all’igiene e salubrità delle carni di selvaggina, che possono avere dei risvolti per lo sviluppo economico, oltre che per la sanità pubblica.
Attività, laboratori e referentiEsami di laboratorioNews

Attività e laboratori IZSVe per la fauna selvatica

Nell’ambito della fauna selvatica, presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) vengono svolte diverse attività diagnostiche, di sorveglianza e di ricerca legate al settore della fauna selvatica, coordinate dal Centro specialistico fauna selvatica, una struttura funzionale trasversale che afferisce al Dipartimento di patologia animale e sanità pubblica.

  • Attività diagnostica: i laboratori delle sezioni territoriali provvedono alla diagnostica di base tramite esame necroscopico e analisi batteriologiche e parassitologiche, avvalendosi della collaborazione dei laboratori della sede centrale per analisi virologiche e istopatologiche ed eventuali accertamenti specialistici. Le Sezioni territoriali di Trento (SCT5)e di Udine (SCT4) e il Laboratorio di diagnostica della sede centrale (SCT3) eseguono inoltre analisi sierologiche per il monitoraggio di patologie nella fauna;
  • Attività di sorveglianza: questa attività è svolta su agenti infettivi prioritari e su dati correlati nelle popolazioni animali selvatiche e nell’interfaccia domestico/selvatico, ed è finalizzata all’elaborazione di strategie di controllo. Questa attività è coordinata dalla sezione territoriale di Belluno (SCT2) e dalla SCS4 – Epidemiologia Veterinaria della sede centrale, e ha lo scopo di sviluppare e mantenere una rete di sorveglianza in collaborazione con tutte le sezioni territoriali e con gli enti di gestione e conservazione faunistica del Triveneto;
  • Formazione specifica per gli operatori del settore: per queste attività le sezioni territoriale di Belluno (SCT2), Udine (SCT4), Trento (SCT5) e Bolzano (SCT6) fungono da punto di riferimento, tramite l’organizzazione e la partecipazione a corsi e l’elaborazione di materiale didattico, spesso in collaborazione con enti di gestione e conservazione faunistica e con Aziende sanitarie locali. Queste sezioni si avvalgono della collaborazione di specialisti di altri laboratori IZSVe in relazione a specifici temi di interesse;
  • Informazione alla popolazione: come per la formazione specifica, le sezioni territoriale di Belluno (SCT2), Udine (SCT4), Trento (SCT5) e Bolzano (SCT6) partecipano ad eventi e producono materiale divulgativo sulle malattie e sul loro significato nella fauna selvatica, potendo avvalersi anche della collaborazione di altri laboratori IZSVe in relazione a specifici temi di interesse;
  • Progetti di ricerca: l’IZSVe è coinvolto e coordina diversi progetti di ricerca sulle malattie nella fauna. I laboratori della sezione territoriale di Belluno (SCT2) e della SCS4 – Epidemiologia Veterinaria coordinano e realizzano progetti tesi a migliorare e ottimizzare le attività di sorveglianza e a garantire l’identificazione precoce e una pronta risposta nei confronti delle malattie prioritarie in popolazioni selvatiche. I laboratori delle sezioni territoriale di Treviso (SCT2) e Padova e Adria (SCT3) e le strutture complesse SCS3, SCS5 ed SCS6 della sede centrale svolgono progetti tesi a migliorare le capacità diagnostiche dei patogeni prioritari nelle popolazioni selvatiche, con metodi innovativi, più efficaci e rapidi. Ai progetti di ricerca partecipano, oltre a laboratori IZSVe, unità operative costituite da altri Enti e Istituti nazionali e internazionali.

L’IZSVe ospita inoltre il Centro di referenza nazionale per la rabbia.


Referente IZSVe per la fauna selvatica

Carlo Citterio
U.O. Eco-patologia (Belluno)
SCT2 – Treviso, Belluno e Venezia
Tel. 0437 944746
E-mail: ccitterio@izsvenezie.it
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