Cani d’assistenza

Cani d'assistenza

Con il termine “cani d’assistenza” si indicano tutti i cani che assistono persone con disabilità fisiche, cognitive o mentali, svolgendo alcune funzioni che l’individuo con disabilità non può eseguire autonomamente. Si tratta di un termine “ombrello”, che include i cani guida per ciechi e ipovedenti, i cani per sordi, i cani d’assistenza alla mobilità, i cani d’assistenza per disturbi da stress post-traumatico, per l’autismo e i disturbi dello sviluppo, i cani da allerta/risposta medica (cane d’allerta diabete o altre malattie metaboliche, epilessia, ecc.).

I cani d’assistenza forniscono un supporto costante nella vita della persona con disabilità, sia che la cura del cane sia affidata direttamente alla persona con disabilità in un rapporto continuativo uno ad uno, sia che se ne occupi un’altra persona di supporto, come un genitore o un coniuge. Sono quindi esclusi dall’ambito dei cani d’assistenza i cani da interventi assistiti, i “facility dog”, i cani da supporto emotivo, gli “skilled companion dog” e tutte le altre categorie di cani da lavoro (es. cani operativi nelle Forze Armate e nella Polizia, cani da ricerca in superficie o su macerie, detection dogs, ecc.).

I cani d’assistenza alle persone con disabilità dovrebbero avere agevolazioni analoghe a quelle previste per i cani guida: i proprietari possono farsi accompagnare dal proprio cane nei viaggi su ogni mezzo di trasporto pubblico senza dover pagare per l’animale alcun biglietto o sovrattassa, ed è riconosciuto altresì il diritto di accedere agli esercizi aperti al pubblico con il proprio cane d’assistenza. Tuttavia, in Italia, le modalità di formazione e riconoscimento dei cani d’assistenza sono ancora in fase di definizione ed implementazione. Per rispondere alla necessità di regolamentazione e standardizzazione negli ultimi anni il settore dei cani d’assistenza ha visto crescere la collaborazione e il dialogo tra istituzioni e stakeholder.

La salute e il benessere dei cani d’assistenza è un tema centrale per garantire l’affidabilità e l’operatività quotidiana di questi animali. Tali risultati possono essere ottenuti solo attraverso un approccio multidisciplinare e la definizione e verifica di specifici requisiti, sia in termini strutturali e gestionali che in termini di competenze richieste alle organizzazioni e ai professionisti del settore.

Attività, laboratori e referentiNormativaNews

Attività, laboratori e referenti IZSVe per i cani d’assistenza

Il processo di regolamentazione e standardizzazione del settore dei cani d’assistenza è stato avviato nel 2018 dal Ministero della Salute in collaborazione con la Regione Toscana e il Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con gli animali (CRN IAA) dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), che hanno organizzato un primo scenario workshop “Cani d’assistenza: lo scenario italiano”.

Le istanze emerse da tale workshop hanno incentivato l’avvio di un percorso di confronto e armonizzazione del processo di normazione nazionale con il Comitato europeo di normazione (CEN), che dal 2016 accoglie i Tavoli tecnici per lo sviluppo dello standard europeo sui cani d’assistenza (CEN TC 452), basati su 7 gruppi di lavoro, uno per ciascun ambito della filiera. A ottobre 2023, nel corso del convegno “Cani d’assistenza alle persone con disabilità. Standard europeo e confronto con i modelli organizzativi esteri”, organizzato dal CRN IAA con il patrocinio dell’UNI, sono stati presentati e discussi i progressi dei sopracitati gruppi di lavoro, che dovrebbero concludere il loro operato entro il 2026.

Il CRN IAA  sta partecipando attivamente ai gruppi di lavoro attivi. Lo standard europeo si pone come obiettivo la definizione dei requisiti della filiera del cane d’assistenza necessari a tutelare la sicurezza dell’utenza e il benessere del cane nell’arco di tutta la sua vita. La definizione di uno standard condiviso a livello europeo è necessaria per favorire il processo legislativo a livello nazionale e a livello dell’UE che garantisca l’accettabilità sociale e l’accessibilità dei binomi cane-disabile nei vari contesti pubblici o privati aperti al pubblico e sui mezzi di trasporto. L’attività del CRN IAA, in sinergia con le istituzioni regionali e le associazioni professionali, si focalizza sulla strutturazione della filiera in un’ottica One Welfare.

Referente IZSVe per i cani d’assistenza

Laura Contalbrigo
SCS3 – U.O. Benessere degli animali d’affezione e relazione uomo-animale
Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con gli animali
Tel: 049 8084430 | E-mail: info.iaa@izsvenezie.it
Orari di segreteria: martedì, 9.30-12.00

Normativa sui cani d’assistenza

  • Dicembre 2021, Business plan: “Assistance Dog” CEN/TC 452 | PDF
  • 25 marzo 2015, Accordo ai sensi degli articoli 2, comma 1, lettera b) e 4, comma 1 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n.281, tra il Governo, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano sul documento recante “Linee guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali (IAA)” | PDF
  • 6 febbraio 2003, Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano “Accordo tra il Ministro della salute, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano in materia di benessere degli animali da compagnia e pet-therapy” | PDF
  • 14 febbraio 1974, Legge n.37 e ss. mm. e ii. “Gratuità del trasporto dei cani guida dei ciechi sui mezzi di trasporto pubblico”

News dall’IZSVe sui cani d’assistenza

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