Febbre Q

Febbre Q

La Febbre Q è una zoonosi causata dal batterio Coxiella burnetii, che ppartiene alla famiglia delle Coxiellaceae, è intracellulare obbligato, immobile e replica nei monociti e macrofagi dell’ospite, mostrando nel suo ciclo 2 forme antigeniche (fase I e fase II).

C. burnetii ha un ampio spettro d’ospite, inclusi animali da reddito, da compagnia, animali selvatici e zecche; tuttavia i ruminanti domestici rappresentano la principale sorgente d’infezione da C. burnetii associata a focolai umani. Nell’uomo, infatti, questo batterio è responsabile di manifestazioni cliniche acute (tipo stati febbrili, polmoniti e epatiti) e croniche (ad es.: endocarditi). In genere nei ruminanti l’infezione è asintomatica, tranne nei casi di presenza di aborti e natimortalità, che rappresentano la principale via di trasmissione all’uomo a causa di aerosol di materiali contaminati (placente, lettiere sporche, lana, ecc.). Tra gli animali, anche le zecche infette possono svolgere un ruolo di mantenimento dell’infezione nell’ambiente, a livello di vertebrati selvatici.

La Febbre Q può essere controllata soltanto con l’impiego di un vaccino di fase I, protettivo per gli animali non infetti, riducendo così la contaminazione ambientale. La diagnosi può essere diretta tramite PCR o indiretta tramite saggi sierologici, come test ELISA che rilevano la presenza di anticorpi con alti titoli.

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Attività e laboratori IZSVe sulla Febbre Q

L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) negli anni ha cercato di rispondere sempre più alle necessità diagnostiche nei confronti della Febbre Q con diverse metodiche per la diagnosi diretta (ricerca eziologica) e indiretta (test sierologici).

Ricerca eziologica

La ricerca eziologica di C. burnetii è condotta mediante Real-time PCR su placenta, tamponi vaginali, latte crudo, feci e organi da feti abortiti. É eseguita di routine presso la SCT3 – Padova, Vicenza e Rovigo e nelle Sezioni territoriali di Verona e Bolzano.

Test sierologici

La ricerca degli anticorpi nel siero degli animali sospetti d’infezione da C. burnetii , in accordo con il Manuale WOAH, è effettuata in genere mediante 3 diverse metodiche: l’immunofluorescenza indiretta (IFA); l’ELISA; la fissazione del complemento (FdC). Nonostante i saggi ELISA siano in genere preferibili per ragioni pratiche (rapidità di analisi, oggettività nella lettura, maggiore sensibilità rispetto alla fissazione del complemento e possibilità di screening su larga scala e automazione della prova), i saggi di fissazione del complemento rappresentano un utile strumento diagnostico nel caso in cui la specie indagata sia diversa dal ruminante per il quale il saggio ELISA è validato oppure nel caso si voglia provare a datare l’infezione. Infatti anticorpi evidenziati in FdC possono essere indicatori d’infezione recente. Inoltre le attività di ricerca svolte presso il nostro ente hanno potuto evidenziare nei bovini una buona correlazione tra i dati ottenuti in saggi ELISA rispetto agli esiti ottenuti mediante FdC.

  • Il saggio ELISA è eseguito in molti dei laboratori di sierologia delle varie Sezioni territoriali dell’IZSVe.
  • Tutte le metodiche sierologiche (IFA, ELISA, FdC) sono eseguite presso la sede di Legnaro (Padova) della SCT3 . Sono utilizzati saggi diagnostici differenziali in forma sperimentale in medicina veterinaria (ELISA e test di immunofluorescenza indiretta di fase I e fase II). Nell’uomo sono impiegati di routine IFA di fase I e fase II e FdC per la diagnosi sierologica. Questi test sono molto utili per conferme e approfondimenti anche in medicina veterinaria perché capaci di differenziare infezioni acute da quelle croniche evidenziando anticorpi verso la fase II (tipici dell’infezione acuta) o verso la fase I e II (caratteristici della fase cronica).
  • Presso il Laboratorio di virologia diagnostica della stessa SCT3 i campioni positivi in PCR sono caratterizzati dal punto di visto molecolare grazie ad una metodica di recente adozione che è costituita da Multi Locus VNTR Assay (MLVA). Questa metodica consente di paragonare e confrontare tra loro i genomi dei batteri trovati nei campioni esaminati, permettendo di tracciare i focolai, ricondurli a potenziali progenitori comuni, condurre studi di epidemiologia molecolare.

Referenti IZSVe per la Febbre Q

Alda Natale
SCT3 Padova e Rovigo – Diagnostica in sanità animale
Tel: 049 8084435
E-mail: anatale@izsvenezie.it
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Letizia Ceglie
SCT3 – Laboratorio virologia diagnostica (Padova)
Tel.: 049 8084237
E-mail: lceglie@izsvenezie.it
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Antonio Barberio
SCT3 – Laboratorio di diagnostica clinica (Padova)
Tel.: 049 8084191
E-mail: abarberio@izsvenezie.it
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Esami di laboratorio IZSVe per la Febbre Q

Carta dei servizi e tariffario

Manuale di campionamento

Moduli accettazione

Linee guida IZSVe sulla Febbre Q

Linea guida «Febbre Q»

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Pubblicazioni IZSVe sulla Febbre Q

  • Barberio,A.; Ceglie,L.; Lucchese,L.; Zuliani,F.; Marangon,S.; Natale,A. (2017). Epidemiology of Q fever in cattle. 2017, 11, 189-212, Nova Science Publishers, New York
  • Lucchese,L.; Schiavon,E.; Verza,N.; Dellamaria,D.; Guerrini,E.; Ceglie,L.; Natale,A. (2017). Follow-up of an outbreak of clinical Q fever in a small ruminant farm: serological and molecular data JO. 2017, 9th International Sheep Veterinary Congress, Harrogate, UK
  • Lucchese,L.; Capello,K.; Barberio,A.; Ceglie,L.; Guerrini,E.; Zuliani,F.; Mion,M.; Stegeman,A.; Rampazzo,E.; Marangon,S.; Natale,A. (2016). Evaluation of Serological Tests for Q Fever in Ruminants Using the Latent Class Analysis. Clinical Research in Infectious Diseases, 2016, 3, 2, 1030
  • Natale,A.; Ceglie,L.; Lucchese,L.; Marangon,S.; Barberio,A. (2016). Diagnostic tools and epidemiological targets: find the link. 2016, Symposium Current findings in Q fever, 6-7, Bruxelles, Belgium
  • Lucchese,L.; Capello,K.; Barberio,A.; Ceglie,L.; Guerrini,E.; Zuliani,F.; Mion,M.; Stegeman,A.; Rampazzo,E.; Marangon,S.; Natale,A. (2015). Performance assessment of serological tests for Q fever in dairy cattle and goats using a bayesian approach. 2015, ESCCAR – International congress on Rickettsia and other intracellular bacteria – Abstract book, Lausanne, Switzerland
  • Lucchese,L.; Capello,K.; Barberio,A.; Zuliani,F.; Stegeman,A.; Ceglie,L.; Guerrini,E.; Marangon,S.; Natale,A. (2015). IFAT and ELISA phase I/phase II as tools for the identification of Q fever chronic milk shedders in cattle. Vet.Microbiol., 2015, 179, 1-2, 102-108, Elsevier B.V, Netherlands
  • Lucchese,L.; Capello,K.; Barberio,A.; Zuliani,F.; Giraldo,M.; Natale,A. (2014). Phase I/phase II serological diagnosis as a tool for the control of Q fever in cattle. 2014, 8th Annual EPIZONE meeting – Posters Diagnosis, DIA11, Copenhagen, Denmark
  • Lucchese,L.; Capello,K.; Barberio,A.; Zuliani,F.; Marchione,S.; Natale,A. (2014). IFAT and ELISA phase I/phase II as tools for the identification of Q fever chronic shedders in cattle. 2014, VETPATH 2014 – The 3th Prato Conference on “The Pathogenesis of Bacterial Diseases of Animals”, 11, Prato, Italy
  • Tavella,A.; Trevisiol,K.; Morosetti,G.; Robatscher,E.; Piffer,C.; Fugatti,A. (2014). Q fever: The importance of surveillance in the Autonomous Province of Bolzano (Italy). International Journal of Infectious Diseases, 2014, 21, Supplement 1, 189, Elsevier, Cape Town, South Africa
  • Natale,A.; Bucci,G.; Capello,K.; Barberio,A.; Tavella,A.; Nardelli,S.; Marangon,S.; Ceglie,L. (2012). Old and new diagnostic approaches for Q fever diagnosis: correlation among serological (CFT, ELISA) and molecular analyses. Comp.Immunol.Microbiol.Infect.Dis., 2012, 35, 4, 375-379, Elsevier Ltd, England
  • Citterio,C.; Obber,F.; Bregoli,M.; Dellamaria,D.; Trevisiol,K.; Natale,A.; Rossi,L.; Capello,K.; Capelli,G. (2011). Serological survey on Tick Borne Encephalitis (TBE) and Q Fever in wild ruminants from an endemic area in the Eastern Italian Alps. 2011, VIIth International Symposium on Wild Fauna, Edinburgh,U
  • Natale,A. (2011) Assessment of diagnostic tools for Q fever: ELISA, PCR, CFT. Q fever, new perspectives, 2011, 2nd European Ceva Q fever meeting, 10, Barcelona, Spain
  • Natale,A.; Bucci,G.; Capello,K.; Barberio,A.; Tavella,A.; Nardelli,S.; Marangon,S.; Ceglie,L. (2011). Old and new diagnostic approaches for the diagnosis of Q fever: correlation among complement fixation test, ELISA and molecular analyses. 2011, Abstract book of 6th International Meeting on Rickettsia and Rickettsial Diseases, 77, Heraklion, Crete, Greece
  • Natale,A.; Nardelli,S.; Gagliazzo,L.; Cazzoli,M.; Belfanti,I.; Giraldo,M.; Ceglie,L. (2010). Q Fever in cattle: is Complement Fixation Test useful for diagnosis?. 2010, Abstracts oral and poster presentations 4th Annuale Meeting EPIZONE “Bridges to the future”, 158, Saint Malo, France

News dall’IZSVe sulla Febbre Q

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