L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) ha pubblicato il “Protocollo per la gestione di un focolaio di salmonellosi negli allevamenti di bovine da latte causato da Salmonella Typhimurium, inclusa la variante monofasica, Salmonella Dublin e Salmonella Enteritidis”, in collaborazione con la Direzione Prevenzione sicurezza alimentare veterinaria – U.O. Sanità animale e farmaci veterinari, Regione del Veneto.

Protocollo per la gestione di un focolaio di salmonellosi negli allevamenti di bovine da latteIl documento è rivolto ai servizi veterinari delle aziende sanitarie locali, ai veterinari che operano nei laboratori diagnostici territoriali degli Istituti Zooprofilattici Sperimentali e ai veterinari liberi professionisti.

La definizione del protocollo è stata possibile grazie al contributo determinante di diverse strutture dell’IZSVe, a partire dal Centro di referenza nazionale per le salmonellosi, insieme alla SCS4 – Epidemiologia, servizi e ricerca in sanità pubblica veterinaria, e alle sezioni diagnostiche dell’IZSVe, in particolare il Laboratorio diagnostica clinica e sierologia di piano (SCT1 – Sezione di Verona) e il Laboratorio di patologia, allevamento e benessere del bovino (SCT3 – Padova, Vicenza e Rovigo).

Il protocollo operativo definisce le azioni da applicare per la gestione dei focolai di salmonellosi bovina sostenuti dai sierotipi considerati di rilievo per la specie (S. Typhimurium, variante monofasica di S. typhimurium, S. Dublin e S. Enteritidis), ed è tuttavia applicabile in larga misura anche a focolai sostenuti da sierotipi diversi di Salmonella, mediante l’applicazione di approcci parzialmente rimodulati rispetto a quanto di seguito indicato.

Nello specifico fornisce indicazioni sulle modalità di:

  • gestione delle segnalazioni di positività;
  • primo sopralluogo e azioni da svolgere a seguito della segnalazione di positività;
  • misure da intraprendere in base agli esiti del sopralluogo in azienda e degli accertamenti analitici;
  • gestione del focolaio d’infezione;
  • estinzione del focolaio.

Il documento comprende anche tre allegati: tabella per il campionamento dei vitelli; procedure di pulizia e disinfezione delle strutture; scheda per l’indagine epidemiologica.

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