30 Ottobre – 1 Novembre, Kingston, Giamaica. Il progetto europeo ZIKAction, finanziato attraverso il programma Horizon 2020, ha dato vita al suo primo meeting in uno dei paesi colpiti dall’epidemia di Zika.
Il consorzio coordinato dalla fondazione PENTA (Paediatric European Network for Treatment of AIDS) punta a comprendere i complessi meccanismi patogenetici alla base della trasmissione madre-figlio del virus Zika e delle alterazioni dello sviluppo del feto, nell’intento di spingersi oltre l’oramai nota associazione Zikavirus-microcefalia.
Per perseguire questo scopo, i 14 partner di origine europea, caraibica ed americana adotteranno un approccio multidisciplinare di ricerca, con un forte focus su studi prospettici di coorte, mirati a seguire l’evoluzione della malattia non solo nelle madri e nei nascituri prima e dopo la nascita, ma monitorando i nuovi nati per alcuni anni.
L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie metterà in campo il Dipartimento di scienze biomediche comparate (DSBIO) e la SCS3 – Diagnostica specialistica, istopatologia ed entomologia sanitaria per realizzare studi di patogenesi e trasmissione verticale del virus Zika basati sull’utilizzo di modelli animali e di espianti tissutali umani, in collaborazione con il Dipartimento di salute della donna e del bambino dell’Università di Padova e la fondazione PENTA.
Durante lo studio verranno testati anticorpi monoclonali in grado di neutralizzare o favorire la replicazione del virus Zika in vitro, per comprendere il ruolo dell’immunità materna nell’attraversamento della placenta da parte del virus.
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