Aumentano i casi di Listeriosi in Europa nella popolazione di età superiore ai 75 anni e nelle donne di età compresa fra 25 e 44 anni. A dirlo è un’Opinione dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) che rappresenta lo stato dell’arte delle conoscenze scientifiche su Listeria monocytogenes e sulla situazione a livello europeo.
Infatti nonostante l’applicazione a partire dal 2006 in Europa dei criteri di sicurezza alimentare previsti dal Regolamento (EC) 2073/2005, nel periodo 2009-2013 è stato registrato un trend in crescita dei casi di listeriosi nell’uomo. Il gruppo di lavoro che ha supportato il Panel Biohaz nella predisposizione del documento, ha preso in considerazione i dati dei report EFSA-ECDC del periodo 2009-2015, ma anche i risultati di alcuni progetti che EFSA ha commissionato a diversi istituti di ricerca, in merito a:
- presenza e fattori di rischio per Listeria monocytogenes in alimenti ready to eat in Europa;
- stima del rischio per la salute pubblica correlato al consumo di diverse categorie di alimenti RTE contaminati con monocytogenes;
- confronto fra ceppi di Listeria monocytogenes isolate da diversi compartimenti lungo la filiera alimentare e dall’uomo, attraverso tecniche di Whole Genome Sequencing (WGS).
L’obiettivo più importante è stato di confermare questo trend per quanto riguarda i casi umani e capirne le ragioni. Il gruppo di esperti ha concluso che tale aumento del numero dei casi è statisticamente significativo solo in alcune classi di età (> 75 anni e nelle femmine di età compresa fra 25 e 44 anni), e che quindi i fattori che più probabilmente sono causa di questo incremento risiedono nell’aumento della popolazione appartenente a quelle fasce di età.
Il modello quantitativo utilizzato suggerisce che più del 90% dei casi di listeriosi siano causati dall’ingestione di alimenti ready to eat contaminati con più di 2,000 CFU/g, e che un terzo dei casi siano dovuti alla crescita del microrganismo durante la conservazione dell’alimento a livello domestico. Gli alimenti tipicamente associati ai casi di listeriosi appartengono alle categorie “carne e prodotti a base di carne”, “prodotti della pesca”, “latte e prodotti lattiero-caseari”.
Infine l’Opinione scientifica conferma l’utilità del WGS per identificare focolai di malattia, grazie alla possibilità che questo metodo fornisce di correlare i ceppi isolati dai casi umani e dagli alimenti, anche in situazioni che sfuggirebbero utilizzando solamente i metodi tradizionali.
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