In questi giorni l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) e il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC) hanno pubblicato il Report sull’andamento delle zoonosi, degli agenti zoonotici e dei focolai di malattie alimentari in Europa nel 2017. Il Report presenta i risultati dell’attività di monitoraggio delle zoonosi svolta da 37 Stati europei (28 paesi membri e 9 paesi non membri).
Campylobacter e Salmonella stabili negli ultimi 5 anni
Un primo dato riguarda la diminuzione delle fluttuazioni nelle segnalazioni di casi di malattie zoonotiche rispetto gli anni precedenti. In particolare, negli ultimi cinque anni (2013-2017) il numero di casi di salmonellosi e campilobatteriosi è rimasto stabile, mentre sono in aumento i casi di listeriosi.
Campylobacter è il primo agente zoonotico riportato in Europa con circa il 70% di tutti i casi umani segnalati. Il trend di questo patogeno in termini di casi umani è cresciuto dal 2008 al 2013 per poi mantenersi costante fino al 2017. La più alta percentuale di Campylobacter è stata rilevata nella carne di pollo (37,4%) e in quella di tacchino (31,5%).
Al secondo posto permane Salmonella, che ha fatto registrare negli ultimi anni un trend simile a Campylobacter. Infatti, dopo una significativa diminuzione dei casi umani dal 2008, negli ultimi cinque anni l’andamento si è stabilizzato. In particolare, si è osservato un incremento dei casi umani di S. Enteritidis, da attribuire in parte ad un singolo Stato membro che ha iniziato a notificare i dati relativi ai sierotipi umani di Salmonella.
Salmonella negli avicoli
Per quanto concerne il capitolo relativo a Salmonella lungo la catena alimentare – alla cui stesura ha collaborato il Centro di referenza nazionale per le salmonellosi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe, con specifico riferimento ai Piani di controllo di Salmonella negli avicoli – nel 2017 si è registrato un andamento stabile o un lieve decremento in termini di prevalenza dei sierotipi rilevanti per riproduttori Gallus Gallus, galline ovaiole, polli da ingrasso e tacchini da ingrasso. Una tendenza differente è stata registrata solo per i tacchini riproduttori, per i quali vi è stato un lieve incremento di prevalenza dei gruppi positivi per sierotipi “rilevanti” di Salmonella.
Un altro aspetto d’interesse è il confronto tra dati raccolti da campioni in autocontrollo e controllo ufficiale, sulla prevalenza di Salmonella nelle carcasse suine come pure nell’ambito dei Piani di controllo negli avicoli: le prevalenze stimate in regime di controllo ufficiale sono generalmente più alte di quelle in autocontrollo.
Listeriosi in aumento
Considerando Listeria monocytogenes i casi umani di listeriosi hanno fatto registrare un ulteriore aumento nel 2017 rispetto agli anni precedenti. La listeriosi rimane la zoonosi responsabile dei casi più severi in termini di ospedalizzazioni e tasso di mortalità dei pazienti colpiti. La fascia di popolazione più colpita nel 2017 è stata quella degli anziani, per lo più soggetti di oltre 84 anni. In questa fascia di età il tasso di mortalità per listeriosi ha raggiunto il 24% e nel complesso in Europa la listeriosi è stata fatale per uno ogni 10 pazienti. La prevalenza più elevata in termini di campioni positivi per L. monocytogenes sono state riscontrate in pesce e prodotti della pesca (6%), seguiti da insalate pronte (4,2%).
Tossinfezioni alimentari
Per quanto riguarda infine gli episodi di tossinfezione alimentare nel 2017 sono stati riportati 5.079 focolai. Salmonella si conferma primo patogeno, con il sierotipo Salmonella Enteritidis all’origine di un focolaio ogni sette. In questo contesto, le combinazioni patogeno/alimento più rischiose sono risultate Salmonella/uova e Salmonella/carne-prodotti a base di carne.