I metadati vengono utilizzati per la descrizione di risorse informative, quindi possono essere definiti come “dati che riguardano e descrivono altri dati”.
Il termine è nato nell’epoca di internet per indicare quello che tradizionalmente costituiva il catalogo di un sistema bibliotecario e che ora si riferisce, comunemente, alla descrizione di materiale digitale accessibile via web.
Infatti, l’esempio comune per spiegare cosa sono i metadati viene fornito dalla scheda del catalogo di una biblioteca, i cui dati – autore, titolo, luogo, data, categoria di classificazione ecc. – rappresentano i metadati veri e propri, necessari per organizzare, gestire e reperire gli oggetti informativi e/o le collezioni di essi.
A cosa servono i metadati
I metadati possono essere utili per una molteplicità di scopi:
- gestire le risorse fornendo la loro identificazione a favore della loro presentazione e recupero;
- consentire l’organizzazione, la localizzazione, la gestione e le statistiche
- favorire l’interoperabilità e l’integrazione di risorse simili
- facilitare l’archiviazione e la conservazione delle risorse.
I principi della metadatazione sono per lo più sconosciuti in ambito veterinario, per cui è necessaria la costruzione di una cultura a riguardo nel settore per far incontrare i bisogni degli utilizzatori delle informazioni veterinarie e dei produttori di dati, con l’obiettivo finale di rimuovere le barriere presenti all’accesso ai dati e alla loro condivisione.
Il progetto
Proseguendo l’attività di ricerca già avviata negli anni precedenti, un gruppo di ricercatori dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha avviato un progetto sperimentale per completare la gestione di flussi informativi con metadati a carattere veterinario secondo criteri condivisi e riconosciuti a livello internazionale.
Le attività sono state svolte nell’ambito del progetto RC IZSVe 04/2011 “MetaVet – Implementazione di uno schema di metadati per la descrizione delle informazioni relative alla gestione dei focolai di malattie infettive in Regione Veneto”, finanziato dal Ministero della Salute.
Il progetto nasce dall’esigenza di consolidare quanto sviluppato nell’ambito dei sistemi informativi in campo sanitario presso il Veneto, sperimentando metodologie già in uso in altri settori che consentano la definizione di criteri per la referenzialità del dato e di protocolli di riproducibilità di basi di dati complesse.
Al giorno d’oggi infatti la più ampia disponibilità di tecnologia informatica e di implementazione di procedure per la registrazione, analisi e pubblicazione di basi di dati ha generato un importante problema di gestione delle informazioni disponibili, in assenza di protocolli che tutelino la qualità dei dati grezzi (“raw data”).
In particolare…
… l’attenzione è stata focalizzata su dati inerenti focolai di malattia infettiva nell’ottica dell’interoperabilità tra i vari sistemi informativi in uso, corredando tale processo a degli idonei strumenti tecnici per la piena accessibilità del dato e la riproducibilità del sistema, anche su piattaforme differenti da quelle attualmente in uso.
Attraverso iniziative a carattere partecipativo, quali focus group e tavole rotonde, sono stati individuati alcuni elementi che caratterizzano la domanda dei potenziali utilizzatori e produttori delle informazioni veterinarie (metadati) pubblicate da enti pubblici o da enti operanti per conto di enti pubblici.
Sono state così analizzate le varie normative, standard e framework operanti nell’ambito della metadatazione in generale e della metadatazione di dati geografici, al fine di valutare e testare la loro trasposizione per gli archivi dell’IZSVe.
Conclusioni e risultati
Al fine di rendere interoperabili i dati e le informazioni gestite dal sistema così predisposto verso altre piattaforme e/o altre soluzioni applicative, è stato avviato uno specifico lavoro che, partendo da un processo di metadatazione e di definizione tassonomica, ha portato alla stesura sia del glossario dei termini sanitari sia della guida alla compilazione dati in procedura, nonché alla definizione delle regole di integrità e qualità dei dati.
Dagli incontri delle unità operative partecipanti al progetto e con i potenziali utilizzatori del sistema di catalogo di metadati, è emerso che l’utilizzo dei metadati è di indubbia utilità sia per i produttori che per gli utilizzatori del metadato stesso.
Il punto di vista degli utilizzatori di dati
Gli utilizzatori delle informazioni veterinarie (organizzazioni veterinarie, ricercatori, ma anche i cittadini maggiormente abituati all’utilizzo delle tecnologie informatiche per la ricerca di informazioni) si aspettano di ottenere dai metadati informazioni quali:
- verificare se i dati esistono;
- identificarne la fonte;
- fornire una valutazione sulla fruibilità dei dati precedentemente alla loro acquisizione;
- minimizzare i costi (in termini di tempo, denaro, risorse umane, problemi) dedicati alla ricerca, recupero, integrazione e uso del dato.
Da parte delle organizzazioni veterinarie si è riscontrata una crescente consapevolezza riguardo alla necessità di dover armonizzare i dati gestiti dalle varie organizzazioni veterinarie sia a livello centrale che periferico. Dal confronto con i cittadini è emerso invece che è importante ricevere informazioni tempestive, dettagliate geograficamente e aggiornate regolarmente. I ricercatori, invece, effettuano richieste massive di dati, non strutturate e in genere non routinarie.
Inoltre, si è ipotizzato che gli utilizzatori possano ritenere, una volta presa conoscenza dello strumento e provato il suo utilizzo, che i metadati siano importanti anche per avere una maggiore cultura condivisa all’interno della comunità veterinaria. Con i metadati non solo si possono ottenere informazioni circa la presenza di dati d’interesse veterinario (oltre alla loro qualità ed accessibilità), ma l’utente può nche sperimentare nuovi possibili impieghi delle informazioni ed entrare in contatto con altre persone, eventualmente esperte nel campo di applicazione dei dati o che li utilizzano per applicazioni simili.
Nonostante le differenti necessità, tutte le categorie di utilizzatori hanno espresso la comune richiesta che i metadati siano aggiornati e corretti: è preferibile avere a disposizione pochi dataset metadatati, ma correnti e coerenti, piuttosto che un elevato numero di dataset metadatati ma non più validi.
Il punto di vista dei produttori di dati
Dal punto di vista dei produttori di dati, gli elementi fondamentali che rendono interessante l’adozione sistematica della metadatazione delle informazioni gestite (e pubblicate) sono:
- documentare il giacimento informativo di cui si dispone;
- valutare l’effettiva utilità dei dataset in base alle esigenze/richieste degli utilizzatori;
- mediare tra i possessori e gli utilizzatori dei dati;
- informare in maniera efficiente gli utilizzatori sulle caratteristiche dei dati.
Pubblicazione del catalogo metadati
È stato inoltre avviato uno studio di fattibilità per la successiva pubblicazione del catalogo dei metadati gestiti dal sistema stesso.
In assenza di standard di riferimento per la metadatazione di dati in ambito veterinario, è stato applicato il framework indicato dalla Direttiva Europea 2007/2/CE (INSPIRE) che fornisce le linee guida di riferimento per la costituzione di un’infrastruttura di dati in ambito ambientale.
In un’ottica di lungo periodo, l’armonizzazione nella raccolta, gestione e uso dei dati resa possibile dalla metadatazione delle informazioni veterinarie garantirà una gestione trasparente dell’attività sanitaria, accessibile e fruibile anche da parte di altri ambienti e/o amministrazioni.
Documenti tecnici
I documenti tecnici del progetto sono disponibili presso il Laboratorio information technology e sistemi informativi della SCS4 – Epidemiologia, servizi e ricerca in sanità pubblica veterinaria dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie. Gli interessati possono scrivere a: gmanca@izsvenezie.it.