Alcuni ammendanti agricoli, ovvero sostanze utilizzate in agricoltura per migliorare la fertilità del suolo, possono diventare veicoli di diffusione di microrganismi patogeni altamente resistenti agli antibiotici, tra cui Salmonella e Listeria. È quanto emerge da uno studio che ha indagato i rischi nascosti degli ammendanti derivati da rifiuti biologici e fanghi di depurazione, pubblicato di recente sulla rivista scientifica internazionale Journal of Hazardous Materials.
Lo studio, coordinato dal Laboratorio di ecologia microbica e genomica dei microrganismi dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), è stato realizzato con la collaborazione del Istituto di Ricerca Sulle Acque (IRSA) del CNR e il Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura dell’Università di Padova.
Il team di ricerca ha utilizzato un approccio innovativo, che combina metodi tradizionali di microbiologia con le più avanzate tecniche di sequenziamento genomico, per analizzare diverse tipologie di ammendanti del suolo. Grazie al metodo impiegato sono stati individuati alcuni patogeni trasportati dagli ammendanti, oltre a geni di resistenza agli antibiotici di terza generazione e di tolleranza ai metalli pesanti.
Lo studio indica chiaramente che, quando un rifiuto diventa una risorsa agricola come nel caso degli ammendanti analizzati, è fondamentale vigilare non solo sui rischi chimici ma anche su quelli biologici. Queste sostanze possono infatti diffondere nell’ambiente geni che possono aggravare il fenomeno dell’antibiotico resistenza, costituendo un potenziale reservoir. Sulla base dei risultati ottenuti è evidente inoltre la necessità di aggiornare i protocolli di monitoraggio e la normativa cogente sulla conformità degli ammendanti, per tutelare la salute pubblica e garantire pratiche agricole veramente sostenibili.
Il progetto di ricerca è stato finanziato dalla Fondazione INF-ACT (progetto no. PE00000007 – programma NextGenerationEU/PNRR Extended partnership initiative on emerging infectious diseases) e dal Ministero della Salute (Ricerca corrente IZSVe 02/2019). L’importanza e la rilevanza dei risultati ottenuti rappresentano un significativo passo avanti nell’identificazione dei pericoli associati all’uso degli ammendanti agricoli.
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