Testare in allevamento un nuovo vaccino monovalente contro la bocca rossa dei salmonidi, messo a punto dall’U.O. Produzione vaccini dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), presso la sezione territoriale di Verona (SCT1). È questo uno degli obiettivi principali del progetto “Standardizzazione, distribuzione e valutazione dell’efficacia dei vaccini stabulogeni nel settore ittico come strategia di filiera per il contenimento delle malattie batteriche e la riduzione dell’utilizzo degli antimicrobici”, che verrà realizzato dall’IZSVe in collaborazione con l’Associazione Piscicoltori Italiani (API).

La malattia della bocca rossa dei salmonidi è causata dal batterio Yersinia ruckeri biotipo 2. Oltre al test sul campo del vaccino sviluppato contro questa specifica malattia, il progetto IZSVe-API avrà l’obiettivo di mettere a punto altri protocolli vaccinali innovativi, in particolare per le specie ittiche d’acqua dolce, con l’obiettivo di renderli disponibili in tempi brevi per i piscicoltori.

L’impiego di vaccini nel settore ittico

Un progetto IZSVe-API

Un progetto IZSVe-API testerà in allevamento l’efficacia di un nuovo vaccino monovalente contro la bocca rossa dei salmonidi, messo a punto dall’U.O. Produzione vaccini dell’IZSVe. Il progetto ha inoltre l’obiettivo di mettere a punto altri protocolli vaccinali innovativi, in particolare per le specie ittiche d’acqua dolce. Anche il Dipartimento di Scienze Agro Alimentari, Ambientali e Animali dell’Università degli Studi di Udine sarà coinvolto nelle attività previste.

La necessità di contrastare le malattie batteriche senza ricorrere all’utilizzo di antibiotici è una priorità anche nel settore dell’acquacoltura. Contrariamente ad altri comparti zootecnici però, in quest’ambito la disponibilità di vaccini commerciali è alquanto limitata, soprattutto nel caso di specie minori come il salmerino e lo storione, il cui allevamento semintensivo è risultato interessante solamente negli ultimi anni.

Nel settore avicolo l’avvento della vaccinazione automatizzata e in ovo ha permesso di innalzare il livello di omogeneità vaccinale sulla popolazione. L’automazione del processo ha ridotto notevolmente eventuali errori umani, e si è dimostrata particolarmente efficiente nel somministrare una costante quantità di presidio vaccinale. In questo modo si riducono la variabilità della risposta immunitaria e la percentuale di animali che, anche a seguito dell’inoculazione, possono risultare ancora sensibili al patogeno.

Adottare sistemi analoghi e, in generale, incentivare l’utilizzo e la distribuzione di presidi vaccinali anche nel settore ittico, sarebbe quindi strategico per ridurre i tassi di mortalità e i cali produttivi, migliorare il benessere degli animali allevati e contribuire fattivamente alla riduzione dell’utilizzo degli antimicrobici.

La collaborazione IZSVe-API

Il progetto che vedrà IZSVe e API collaborare ha l’obiettivo sviluppare un sistema in grado di produrre e impiegare quantitativi di vaccino adeguati in tempi ristretti all’interno degli allevamenti di acquacoltura nel territorio.

Verranno prodotti alcuni lotti di vaccino e, dopo la loro somministrazione ai pesci – mediante un protocollo controllato, con l’ausilio di attrezzature meccanizzate e in collaborazione anche con il Dipartimento di Scienze Agro Alimentari, Ambientali e Animali dell’Università degli Studi di Udine – verrà controllata l’efficacia in campo della vaccinazione. Il controllo si baserà sia sul monitoraggio sanitario dell’allevamento, sia attraverso il prelievo di campioni specifici finalizzati a valutare la risposta immunitaria prodotta dalla vaccinazione.

Il progetto prevede anche l’addestramento del personale che lavora negli impianti di acquacoltura nell’esecuzione di campagne di vaccinazione, con corsi di formazione sul campo (training on the job). La combinazione nuovi protocolli vaccinali efficaci, vaccinazione automatizzata e formazione degli operatori permetterà di ridurre l’errore umano, rendendo maggiormente accurata ed omogenea l’inoculazione delle dosi e migliorando la risposta immunitaria, lo stato di salute e il benessere degli animali allevati.