Anche quest’anno il virus della West Nile (WNV) ha fatto la sua comparsa nelle zanzare, negli animali e nell’uomo. Fin dalla prima osservazione nel 2008 in Veneto, la sua circolazione è stata evidenziata tutti gli anni fino ad oggi. Il 2018 è stato un anno caratterizzato da un’intesa circolazione virale, con numerosi casi negli animali e nell’uomo e molti ritrovamenti di zanzare positive al virus, mentre gli anni successivi sono stati relativamente “tranquilli” con meno casi a tutti i livelli.
Quest’anno, anche se siamo ancora a metà stagione (il periodo estivo è quello dove si registrano i casi d’infezione, che corrisponde al periodo di attività delle zanzare) si evidenzia un elevato tasso di positività per WNV in zanzare catturate in tutta l’area della Pianura Padana. Finora (metà luglio 2022) è stato trovato un numero di pool di zanzare positivi pari alla totalità di quelli trovati durante tutto il 2021. Tali evidenze indicano un’elevata circolazione del virus nell’ambiente, confermata anche dal ritrovamento di uccelli positivi. Fortunatamente il numero di zanzare presenti quest’anno è inferiore allo scorso anno e al 2018. La siccità è la principale causa del ridotto numero di zanzare, in quanto vengono a mancare molti ristagni e raccolte d’acqua che vengono usati dalla zanzare per deporre le uova e dalle larve per svilupparsi.
Allo scopo di prevenire la circolazione virale anche nell’uomo, negli anni è stato messo a punto un sistema di sorveglianza integrata su tutto il territorio nazionale, descritto nel Piano Nazionale Arbovirosi 2020-2025. In aggiunta, la Regione del Veneto ha istituito piani regionali che definiscono le attività sanitarie di Aziende ULSS, Comuni e Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), nei rispettivi settori medico e veterinario, comprese quelle di controllo ordinario e straordinario delle zanzare. La Regione Veneto ha già emesso una circolare diretta a tutte le Aziende Sanitarie con l’indicazione di rafforzare le attività di sorveglianza entomologica e di controllo delle attività di disinfestazione per fronteggiare l’elevata circolazione virale osservata.
L’IZSVe effettua la sorveglianza entomologica in campo e in laboratorio attraverso la collocazione di trappole per zanzare sul territorio del Triveneto. Le trappole attualmente in uso sono 76 distribuite fra Veneto (57) e Friuli Venezia Giulia (19). Il monitoraggio viene effettuato in modo capillare da maggio a ottobre con catture di una notte ogni due settimane per ciascun sito.
Così come per gli animali, ricordiamo che la malattia può essere tramessa all’uomo tramite la puntura delle zanzare. Pertanto è importante ricordare alla popolazione di proteggersi ed evitare la puntura di questi insetti ed evitare di lasciare raccolte d’acqua accessibili alle zanzare. I volatili nelle voliere all’aperto andrebbero protetti con zanzariere, mentre per i cavalli è disponibile la vaccinazione per il virus West Nile.
Alcuni consigli pratici sono disponibili nel video riportato di seguito.