A seguito della conferma dei recenti casi di peste suina africana (PSA), diagnosticata in carcasse di cinghiali selvatici rinvenute in Piemonte, Liguria e Lazio, il Centro di referenza nazionale per lo studio delle malattie da pestivirus e asfivirus dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell’Umbria e delle Marche (IZSUM) raccomanda che in tutto il territorio nazionale sia rinforzata l’attività di sorveglianza negli allevamenti suini, e soprattutto si compia ogni sforzo per rintracciare e testare le carcasse di cinghiali come previsto dal piano nazionale di sorveglianza.

cinghiale morto sospetto sorveglianza passiva

La Peste suina africana (PSA) è una malattia virale che colpisce maiali domestici e cinghiali, e può causare ingentissimi danni alle produzioni zootecniche suine. Data l’attuale situazione epidemiologica, qualunque episodio di mortalità nel cinghiale rappresenta un caso sospetto e va segnalato alle Autorità Sanitarie (foto di Vittorio Guberti, ISPRA).

Con il Decreto Legge 17 febbraio 2022, n. 9, il Governo ha disposto misure urgenti per arrestare la diffusione della PSA. Secondo il Decreto, entro 30 giorni tutte le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano dovranno adottare un piano regionale per il controllo e l’eradicazione della peste suina africana.

Il Piano dovrà includere la ricognizione della consistenza dei cinghiali all’interno del territorio di competenza suddivisa per provincia, l’indicazione dei metodi ecologici, delle aree di intervento diretto, delle modalità, dei tempi e degli obiettivi annuali del prelievo esclusivamente connessi ai fini del contenimento della peste suina africana.

PSA e sorveglianza nei cinghiali

La Peste suina africana (PSA) è una malattia virale dei suidi, non trasmissibile all’uomo, che può colpire sia il maiale domestico sia il cinghiale (biologicamente la stessa specie, Sus scrofa).

Questa malattia, contro la quale non esiste oggi cura o vaccino, è estremamente grave e spesso letale per gli animali colpiti, e può essere causa di ingentissimi danni alle produzioni zootecniche suine: sia direttamente a causa della mortalità, sia indirettamente a causa delle restrizioni al commercio nazionale e internazionale di suini e prodotti derivati che la presenza dell’infezione implica.

Data l’attuale situazione epidemiologica è essenziale che qualunque caso sospetto venga prontamente segnalato alle Autorità Sanitarie, al fine di procedere con tempestività ai necessari accertamenti di laboratorio. In particolare qualunque episodio di mortalità nel cinghiale rappresenta un caso sospetto e va segnalato.

Approfondimenti

Informazioni di approfondimento sulla PSA, sulle modalità di sorveglianza passiva nei cinghiali e ulteriori risorse utili sono disponibili nella sezione tematica del sito web dedicata alla malattia, disponibile al percorso: Temi > Malattie e patogeni > Peste suina africana

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Peste suina africana (PSA) | Rischi per allevamento suini