I bambini sono un gruppo ad alto rischio per quanto riguarda le malattie a trasmissione alimentare, ma possono essere difficili da raggiungere con i programmi scolastici dal momento che questi ultimi non prevedono moduli didattici sulla sicurezza alimentare. Utili informazioni su virus e batteri si possono apprendere non solo studiando sui libri: bastano infatti carta, matite e pennarelli per capire come funzionano i microrganismi, che cosa provocano alle persone e quali sono le conseguenze sull’ambiente.
Una ricerca congiunta IZSVe – Università di Padova, pubblicata sulla rivista Health Education Journal, ha studiato l’utilizzo dei disegni per valutare l’impatto di un programma di promozione della salute finalizzato a migliorare le conoscenze e le abitudini dei bambini nel contesto della manipolazione degli alimenti e dell’igiene personale.
Dai mostri fantastici ai batteri
Ai bambini di 12 scuole primarie di Padova e provincia è stato chiesto di disegnare la loro personale rappresentazione del mondo dei microrganismi e della sua relazione con gli esseri umani, sia prima che dopo un ciclo di lezioni tenute da biologi esperti in sicurezza alimentare.
Molti bambini non avevano mai sentito parlare di microrganismi prima, e per poter rappresentare cose sconosciute si sono riferiti ad altre conoscenze biologiche che possedevano: cellule, piccoli insetti o vermi forniti di occhi e denti, mostri fantasy, personaggi di cartoni animati, forme umanizzate o indefinite. Dopo le lezioni la maggior parte degli studenti (83,2%) ha disegnato i microrganismi in modo realistico.
Rappresentare i legami causali
La creatività ha dunque lasciato spazio all’aumento delle conoscenze. Si è visto, per esempio, un marcato aumento nell’inserimento di didascalie per spiegare le funzioni dei microrganismi, come anche la rappresentazione di un legame causale tra le azioni dei batteri e le relative conseguenze su persone e ambiente.
La presenza di una relazione causa-effetto tra gli oggetti può essere considerata la prova di un profondo livello di apprendimento. Per esempio, alcuni bambini hanno illustrato il concetto di ‘contagio’ attraverso uno starnuto o mani non lavate; oppure hanno associato le azioni dei microrganismi a modificazioni degli alimenti o a cambiamenti nel corpo umano. La capacità di evidenziare il nesso causale tra elementi (i microrganismi come causa di malattia) indica il raggiungimento dell’obiettivo più importante dell’intervento, che era quello di incoraggiare e consolidare le conoscenze sulla prevenzione delle malattie causate da agenti patogeni di origine alimentare.
Il disegno a supporto di nuove strategie educative
Questo studio conferma che i modelli di apprendimento che fanno ricorso al disegno sono efficaci e sono pertanto da impiegare nel settore educativo scientifico, in programmi di promozione della salute orientate alla prevenzione dei rischi legati alla sicurezza alimentare.
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