La diffusione precoce dei micoplasmi negli allevamenti di suini è fra le cause dell’insorgenza di malattie respiratorie fin dal primo mese di vita e contribuisce ad aumentare il fenomeno dellantibiotico-resistenza. È questo il risultato di un progetto di ricerca dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) che ha interessato alcuni allevamenti del Nord Est, con l’obiettivo di chiarire il ruolo di Mycoplasma hyorhinis nell’ambito del complesso delle malattie respiratorie del suino (PRDC).

Ruolo di M. hyorhinis nella patologia respiratoria del suino

L’attenzione nei confronti di M. hyorhinis da parte dei ricercatori è cresciuta negli ultimi anni. Questo batterio a lungo considerato commensale, oggi invece è riconosciuto anche come agente eziologico di patologia respiratoria del suino, oltre che di polisierosite e artrite.

Allevamento di suini

La diffusione precoce dei micoplasmi negli allevamenti di suini è fra le cause dell’insorgenza di malattie respiratorie fin dal primo mese di vita e contribuisce ad aumentare il fenomeno dell’antibiotico-resistenza. È il risultato di un progetto di ricerca dell’IZSVe che ha interessato alcuni allevamenti del Nord Est, con l’obiettivo di chiarire il ruolo di Mycoplasma hyorhinis nell’ambito del complesso delle malattie respiratorie del suino (PRDC).

Le informazioni finora disponibili sulla diffusione dei micoplasmi negli allevamenti di suini in Italia erano scarse e datate. Per questo motivo, ricercatori della SCT4 Friuli Venezia Giulia – sezione di Pordenone dell’IZSVe hanno condotto uno studio (RC 15/15, finanziamento Ministero della Salute) per ottenere dati aggiornati sulla presenza di M. hyorhinis in allevamenti da riproduzione e sulle modalità di diffusione e trasmissione del patogeno dai primi giorni di vita dei suini fino alle prime fasi di ingrasso.

Elevata diffusione nei suinetti

Lo studio, che prevedeva l’applicazione di un protocollo analitico in quattro aziende da riproduzione, ha evidenziato una precoce ed elevata diffusione di M. hyorhinis a livello intra-aziendale.

L’analisi biomolecolare dei tamponi nasali prelevati tra i 2 e 60 giorni di vita degli animali ha infatti evidenziato la colonizzazione delle cavità nasali della maggior parte dei suinetti entro i 30 giorni di vita; ma nei campioni prelevati dai suinetti nelle fasi successive sono state osservate una diffusione e permanenza elevate di M. hyorhinis nell’albero respiratorio anche fino ai 60 giorni di età, con un modesto calo del numero di animali positivi nei mesi successivi. Nelle scrofe sottoposte al prelievo di tamponi nasali, contestualmente ai suinetti, durante la fase di allattamento è stata rilevata una bassa diffusione di soggetti portatori intermittenti.

I risultati dello studio hanno permesso inoltre di evidenziare la presenza di M. hyorhinis nei liquidi vaginali, evento, questo, già segnalato per micoplasmi patogeni di altre specie animali, ma non per i micoplasmi suini.

Fenomeni di antibiotico-resistenza e strategie di controllo

I ricercatori hanno inoltre posto l’attenzione sul fenomeno dell’antibiotico-resistenza, un problema già da qualche anno sotto la lente dell’IZSVe. L’isolamento di ceppi di M. hyorhinis ha permesso di valutare il profilo di sensibilità agli antibiotici di questo patogeno, tramite la determinazione della Minima Concentrazione Inibente (MIC), col risultato che alcuni dei ceppi testati hanno sviluppato fenomeni di resistenza a più classi di farmaci.

La circolazione di ceppi multiresistenti sottolinea l’importanza della valutazione periodica del profilo di sensibilità agli antimicrobici dei ceppi batterici circolanti in azienda, al fine di evidenziare l’insorgenza di eventuali resistenze, anche in un’ottica di razionalizzazione dell’utilizzo di farmaci antimicrobici.