Nell’ambito del programma Horizon H2020, l’Unione Europa ha finanziato FuturEUAqua, ambizioso progetto di acquacoltura sostenibile finalizzato ad assicurare all’acquacoltura europea del futuro uno sviluppo capace di adattarsi con successo alle sfide dei cambiamenti climatici e delle esigenze del mercato. Tra i partner italiani anche l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe).
Il progetto
Coordinato dall’Istituto norvegese di ricerca alimentare, della pesca e dell’acquacoltura (Nofima), il consorzio FutureEUAqua riunisce 32 realtà tra piccole e medie imprese, associazioni, istituti di ricerca e altre aziende, provenienti da 9 Paesi europei. Il progetto è in corso dall’ottobre 2018 e terminerà a fine 2022.
FuturEUAqua interviene nel mondo dell’acquacoltura europea studiando soluzioni innovative e sostenibili da applicare lungo tutta la filiera, “from egg to fork”: questo continuum è rappresentato da 6 aree di intervento in cui il team di progetto ha impostato l’attività di ricerca e sviluppo:
- allevamento sostenibile: migliorare il benessere animale e la capacità di resistere ai cambiamenti climatici negli allevamenti di salmoni, branzini, orate e trote iridee;
- ingredienti e mangimi: studiare soluzioni mangimistiche ottimali, a basso impatto ambientale ed efficaci in termini di apporto nutrizionale, benessere fisiologico e qualità del prodotto;
- preferenze dei consumatori e regolamentazione del settore: favorire l’accettabilità sociale dell’acquacoltura migliorandone la percezione e adeguando la normativa di riferimento al rispetto dei criteri di crescita sostenibile;
- qualità e sicurezza dei prodotti allevati: ridurre al mimino la manipolazione e la lavorazione del prodotto ittico, valorizzando la qualità e la sicurezza della materia prima grazie anche a metodi di confezionamento innovativi;
- tecnologie di monitoraggio non invasive: valutare l’impatto delle condizioni di allevamento e delle nuove diete sulla salute del pesce allevato mediante l’installazione nelle vasche di un sistema wireless di monitoraggio che raccolga i dati per lo studio dei principali indicatori di benessere animale;
- sistemi di produzione: misurare la sostenibilità di sistemi diversi di acquacoltura (a ricircolo, multi-trofica integrata e gabbie aperte), valutando i flussi dei nutrienti e la qualità dell’acqua.
Per vincere queste sfide, FutureEUAqua rafforza il proprio lavoro attraverso il coinvolgimento e il dialogo con gli stakeholder: esperti in acquacoltura, policy maker, ricercatori, rappresentanti dei consumatori, per citarne alcuni, possono iscriversi alla stakeholder platform, strumento interattivo funzionale all’ascolto e alla co-creazione di valore e di soluzioni impattanti per tutta la filiera e gli interessi coinvolti. Attività di formazione, comunicazione e disseminazione promuovono infine la cultura e i risultati di FutureEUAqua alla comunità scientifica e al grande pubblico.
Il contributo dell’IZSVe
Tra i partner italiani anche i laboratori dell’IZSVe, coordinati dal Centro specialistico ittico (CSI). I ricercatori dell’IZSVe sono principalmente coinvolti nel Work Package (WP) 5 – Monitoring technologies.
Sfruttando il potenziale dell’Internet of Things (IoT), è stato sviluppato e implementato un sistema di rilevazione a distanza (telemetria) per il monitoraggio contemporaneo e in tempo reale di parametri ambientali e fisiologici dei pesci.
Diversi sono i laboratori IZSVe e le expertise in gioco:
- il Centro specialistico ittico (referente: Amedeo Manfrin) raccoglie e integra i dati relativi agli indicatori chiave di prestazione (key performance indicators – KPI). Nello specifico, il CSI si occupa di valutare indicatori di stress ossidativo quali Heat Shok Protein 70 (HSP70), malondialdeide (MDA) e 4-idrossinonenale (HNE) da organi e tessuti di branzini e orate;
- il Laboratorio ecologia microbica e genomica dei microrganismi (SCS1, referente: Carmen Losasso) si occupa dell’analisi del microbiota dai campioni prelevati negli allevamenti aderenti al progetto;
- il laboratorio Medicina di laboratorio (SCS3, referente: Anna Lisa Stefani) analizza i profili metabolici da campioni ematici (ad esempio: catecolamine, cortisolo, lisozima) in associazione alla valutazione dei biomarker di stress.
La sinergia tra i laboratori IZSVe, grazie anche alla stretta collaborazione con il COISPA – Tecnologia e Ricerca di Bari, consentirà di predisporre piani di alimentazione e di gestione degli animali supportati da una solida evidenza analitica, che garantiranno non solo una maggiore produttività, ma anche un migliore stato di salute degli animali, riducendo nel contempo l’impatto ambientale. I risultati saranno di fondamentale ausilio sia per il veterinario sia per l’allevatore, che avranno così a disposizione dati oggettivi per valutare la performance complessiva dell’allevamento.
Proprio per lo spiccato orientamento all’utilizzo di tecnologie innovative e sostenibili, questo sistema di monitoraggio e analisi dei KPI ha valso all’IZSVe e ai partner di progetto COISPA – Tecnologia & Ricerca e Danmarks Tekniske Universitet la menzione di Key Innovator, conferita dalla Commissione Europea – sezione Innovation radar. Il titolo è riconosciuto a realtà lavorative che, nonostante siano all’inizio del percorso di sviluppo tecnologico, sono già caratterizzate da alti livelli di collaborazione per favorire il processo di commercializzazione della tecnologia proposta.
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