logo POR Veneto FESR 2014-2020Il progetto SILK PLUS nasce dall’esigenza della filiera serica veneta di trovare nuove applicazioni in grado di dare un maggior valore economico all’attuale produzione regionale. Il progetto, partito nella seconda parte del 2019, si concluderà entro aprile 2021 ed è sostenuto dalla Regione del Veneto attraverso il Programma POR FESR 2014-2020 con un contributo di € 275.002,54.

In particolare il progetto si focalizza sul recupero e riutilizzo della crisalide di baco da seta proveniente dai bozzoli inadatti alla trattura, riconoscendo un ulteriore valore economico a questo sottoprodotto.

Attraverso una serie di attività di ricerca e innovazione svolte congiuntamente da enti di ricerca e aziende private, il progetto permetterà di definire e testare un processo di lavorazione della crisalide con lo scopo di ottenere olio e farine. Il processo, rispetto allo stato dell’arte, prevede l’automazione della fase di apertura del bozzolo ed estrazione della crisalide in modo da rendere questa attività più semplice ed efficiente.

Il macchinario sviluppato per questa fase sarà brevettato e sarà disponibile per l’acquisto da parte delle aziende che vorranno utilizzare i bozzoli di seconda qualità a fini alimentari e cosmetici. Inoltre il processo di estrazione dell’olio che verrà messo a punto sarà utilizzabile per ottenere olio e farina, andando a creare due prodotti ad oggi non disponibili sul mercato italiano.


Ricadute sulle filiere di riferimento

Le ricadute a fine progetto sulle filiere di riferimento sono molteplici.

  • Nell’industria cosmetica le aziende avranno a disposizione una nuova materia prima di origine locale e biologica con cui formulare i loro prodotti.
  • La filiera serica può aumentare il livello di redditività di diverse fasi, dalla gelsibachicoltura all’industria di trasformazione, grazie alla valorizzazione delle crisalidi di seconda scelta (quelle non adatte a ottenere seta), all’automazione di alcune fasi della filiera e alla definizione di un processo di estrazione di olio e farine. Lo studio del possibile utilizzo del prodotto a scopi alimentari, inoltre, potrebbe garantire un ulteriore, importante valore aggiunto alla filiera consentendo alle aziende alimentari di disporre di una nuova materia prima ad alto contenuto proteico, utilizzabile sia in preparazioni di prodotti da forno che nel settore nutraceutico.
  • Nell’industria del petfood, la farina d’estrazione e quella non disoleata potranno costituire un’importante fonte di proteine. La farina potrà essere utilizzata per formulare mangimi con particolari caratteristiche nutrizionali, per settori di nicchia e per animali con intolleranze alimentari. Tale prodotto potrebbe rappresentare un’alternativa alla farina di pesce.

Tutte le produzioni inoltre si configurerebbero in un quadro di economia circolare a ridotto impatto ambientale, in grado di recuperare lavorazioni tradizionali e utilizzare il territorio in modo sostenibile, arricchendo la dimensione sociale agricola territoriale.


Dettagli finanziamento

Regione del Veneto – Programma POR FESR 2014-2020
Asse 1. Ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione
Azione 1.1.4. Sostegno alle attività collaborative di R&S per lo sviluppo di nuove tecnologie sostenibili, di nuovi prodotti e servizi
Valore del finanziamento: € 275.002,54.

Per saperne di più

Simone Belluco
Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie
SCS8 – Valorizzazione delle produzioni alimentari
Laboratorio di tecnologie alimentari (Vicenza)
sbelluco@izsvenezie.it