Il Sottosegretario di Stato alla Salute Andrea Costa si è recato oggi in visita all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe), dove ha incontrato, per fare il punto sulle emergenze sanitarie, la Direttrice generale Antonia Ricci, la Direttrice sanitaria Gioia Capelli, il Direttore Amministrativo Massimo Romano, e i responsabili di diverse strutture dell’Istituto.
Il Sottosegretario ha espresso apprezzamento per il lavoro svolto dall’IZSVe su più fronti, a cominciare dall’ultima emergenza veterinaria di influenza aviaria, la più grande degli ultimi vent’anni, che ha recentemente colpito il comparto avicolo e che l’Istituto di Legnaro ha gestito in stretta collaborazione con il Ministero della Salute e le Regioni del Veneto e della Lombardia.
“L’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie rappresenta un’eccellenza nazionale ed internazionale”. Così ha dichiarato il Sottosegretario alla salute Andrea Costa in conferenza stampa. “Il ruolo strategico svolto dall’Istituto durante la pandemia è stato fondamentale soprattutto nelle delicate attività di sequenziamento. Ricordo che proprio qui è stata individuata la variante indiana in Italia. Un impegno costante che prosegue anche oggi nel monitoraggio e nella gestione delle emergenze relative alla peste suina e all’influenza aviaria. Questa mia visita è stata soprattutto l’occasione per ringraziare tutti gli operatori che quotidianamente con passione, dedizione ma soprattutto con competenza e professionalità affrontano sfide e criticità che hanno una ricaduta diretta sulla vita di tutti noi. Compito del Ministero della Salute è valorizzare ulteriormente queste esperienze. I dieci Istituti Zooprofilattici rappresentano, infatti, un patrimonio straordinario del nostro Paese, un virtuoso strumento operativo di cui dispone il Servizio Sanitario Nazionale e costituiscono una struttura sanitaria integrata, unica in Europa e nel mondo. Dobbiamo dunque creare le condizioni affinché queste realtà siano protagoniste anche nella gestione delle risorse del Pnrr. Siamo davanti ad una grande opportunità. Potremo coglierla al meglio solo coinvolgendo le migliori competenze”.
Il Sottosegretario Costa ha quindi visitato i laboratori di virologia, dove virologi ed epidemiologi hanno illustrato le attività diagnostiche e di sorveglianza epidemiologica messe in atto per la gestione dell’emergenza aviaria.
“Siamo stati protagonisti, nostro malgrado, di eventi che hanno messo a dura prova la tenuta della sanità pubblica e ne siamo usciti vincenti, più forti di prima” ha dichiarato Antonia Ricci, Direttrice generale dell’IZSVe. “Abbiamo affrontato emergenze pesantissime come il Covid-19 e l’influenza aviaria con il massimo impegno e serietà professionale. La presenza del Sottosegretario Costa è un chiaro segnale della sintonia con cui le nostre istituzioni lavorano ogni giorno in stretta collaborazione. Oggi siamo pronti a contribuire alla ripartenza del nostro Paese, sia negli aspetti sanitari che nel supporto al sistema produttivo dei nostri territori”.
Non solo di influenza aviaria si è parlato. Un secondo fronte tuttora aperto è quello della peste suina africana, una malattia potenzialmente devastante per la filiera produttiva suinicola, ma che al momento è ancora confinata nella zona fra Liguria e Piemonte. L’Istituto è impegnato al massimo livello di allerta per prevenire la diffusione dell’infezione nel Triveneto, soprattutto per quanto riguarda l‘ambito della fauna selvatica, grazie a una massiccia attività di formazione e informazione rivolta a cittadini, allevatori e associazioni faunistico-venatorie.
L’Istituto è stato anche coinvolto nella gestione della pandemia da Covid-19 offrendo il proprio supporto al sistema sanitario pubblico nell’ambito della medicina umana. Nel marzo 2020 il Ministero della Salute ha indicato l’IZSVe tra i laboratori in grado di contribuire all’esecuzione delle analisi per Covid-19. In due anni sono stati sequenziati circa 10 mila campioni che hanno permesso tra cui la prima identificazione della variante indiana in Italia.
Al monitoraggio delle varianti si è affiancata fin da subito anche un’intensa attività di ricerca scientifica. I ricercatori dell’IZSVe hanno studiato le implicazioni dell’infezione in molteplici contesti, dalla trasmissione del virus SARS-CoV-2 attraverso animali e/o vettori, alla risposta anticorpale nei bambini, fino allo studio dell’efficacia protettiva dei vaccini. Questi studi hanno prodotto risultati significativi soprattutto per quanto riguarda la comprensione dei meccanismi di difesa dell’organismo umano, con pubblicazioni su importanti riviste scientifiche internazionali.