È stata pubblicata oggi l’Opinione scientifica congiunta dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) e dell’Agenzia europea per i medicinali (EMA) per la riduzione dell’uso di antibiotici negli allevamenti europei, uno dei problemi di salute pubblica più pressanti a livello globale.
Gli esperti hanno esaminato le misure adottate nell’Unione europea per ridurre l’uso degli antimicrobici negli animali sottolineando la necessità di “un approccio integrato e poliedrico che tiene conto dei locali sistemi di produzione del bestiame e coinvolge tutti i soggetti interessati, dai governi agli agricoltori”.
Antonia Ricci, direttrice del Dipartimento per la sicurezza alimentare dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie, è chair del Panel BIOHAZ dell’EFSA, il gruppo di esperti sui pericoli microbiologici che ha elaborato il documento.
“Questa Opinione scientifica è frutto di un lavoro di molti mesi che ha impegnato esperti sia nel settore dell’antibiotico-resistenza (EFSA – European Food Safety Authority) che in quello dell’uso del farmaco (EMA – European Medicines Agency) in ambito veterinario, e rappresenta un tassello fondamentale nell’approccio One Health al problema dell’antibiotico-resistenza a livello europeo.
La Commissione europea ha infatti chiesto alle due Agenzie di prendere in esame le misure che possono ridurre la necessità di utilizzare gli antibiotici negli allevamenti, di quantificarne l’impatto sulla sicurezza alimentare e di proporre possibili alternative.
Le conclusioni di questo lavoro sottolineano come il problema debba essere affrontato a 360 gradi, da una prospettiva interdisciplinare, mettendo al centro la salute e il benessere degli animali come condizione imprescindibile perché la riduzione significativa dell’uso dei farmaci veterinari diventi una strada percorribile e porti conseguenze positive per la salute pubblica”.
Entro la fine del 2017 le agenzie proporranno un elenco di indici che consentano ai gestori del rischio di monitorare la riduzione della resistenza agli antimicrobici e il loro impiego negli esseri umani, negli animali da reddito e negli alimenti.
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