Progettazione di una campagna di comunicazione sul rischio epatite ACome si comunica ai giovani il rischio alimentare? Partendo dai numerosi casi di epatite A da consumo di frutti di bosco surgelati crudi che hanno recentemente interessato il nostro Paese, l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie ha chiesto a giovani studenti universitari di partecipare alla progettazione di una campagna di comunicazione finalizzata a far conoscere e prevenire i rischi derivanti dall’epatite A.

Il progetto

Ai ragazzi è stato chiesto di esporre i loro fabbisogni informativi sull’argomento e di indicare come vorrebbero essere informati. In questo modo, è stato possibile selezionare il messaggio della campagna e individuare i canali di comunicazione più adatti a raggiungere il target.

I suggerimenti dei ragazzi sono stati raccolti con la tecnica di ricerca sociale della consensus conference, che ha messo a confronto esperti di contenuto (veterinari, biologi, comunicatori, sociologi) e il target della campagna, cioè gli stessi giovani, per definire i contenuti del rischio in maniera condivisa e, quindi, strutturare la campagna con la maggiore probabilità di raggiungere l’efficacia attesa.

Le linee guida

Le indicazioni dei ragazzi sono state sintetizzate in un unico documento, le “Linee guida per la progettazione di una campagna di comunicazione sul rischio alimentare. L’informazione suggerita dai giovani sul caso epatite A nei frutti di bosco”.

Le Linee guida sono state prodotte nell’ambito del più ampio progetto di ricerca finalizzata RF 2/2009 “Riduzione di allarmismi ingiustificati da parte dei consumatori attraverso la mappatura, il monitoraggio e il miglioramento della comunicazione del rischio realizzata dai media” finanziato dal Ministero della Salute.

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