Mai come adesso sono importanti le collaborazioni internazionali. È questo il messaggio finale emerso dal meeting conclusivo del progetto Twinning OIEImproving the capacity of the NVRI laboratory for better control of the avian influenza virus at national and regional level. L’evento si è svolto lo scorso 25 novembre in forma di webinar e ha celebrato la conclusione di quasi tre anni di intensa collaborazione tra l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) e il National Veterinary Research Institute (NVRI) con sede a Vom, Nigeria.

Capacity building per prevenire le future pandemie

“La cooperazione internazionale è uno strumento unico di rafforzamento della capacity building in tutto il mondo, allo scopo di evitare lo spillover o almeno di contenere la diffusione delle malattie infettive prima che diventino pandemiche“. Con queste parole il Direttore Generale Antonia Ricci ha aperto il meeting, sottolineando l’importanza dei progetti di cooperazione tra l’IZSVe e i laboratori di altri paesi.

Le collaborazioni internazionali hanno dimostrato in più occasioni, e ancor più negli ultimi mesi con la pandemia COVID-19, quanto questi progetti siano fondamentali per costruire le basi tecniche-scientifiche al fine di prevenire e arginare le emergenze epidemiche che minacciano la salute animale e la sanità pubblica.

IZSVe (Italia) / NVRI (Nigeria)

Si è concluso il progetto Twinning OIE tra Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie (IZSVe) e National Veterinary Research Institute (NVRI) della Nigeria. Oltre ai traguardi raggiunti dal punto di vista della ricerca e del miglioramento tecnico-scientifico dei laboratori nigeriani nel controllo dell’influenza aviaria, il progetto ha favorito la crescita umana e dei rapporti intrapersonali tra gli staff dei due istituti.

Maryam Muhammad, Direttore Esecutivo del NVRI, ha sottolineato come i rapporti con l’IZSVe siano ormai consolidati: ”Abbiamo cominciato a collaborare con l’IZSVe fin dal 2006, quando si verificò la prima epidemia di influenza aviaria, e ci auguriamo di continuare a lavorare con l’IZSVe anche per il prossimo futuro“.

L’evento è stato anche un’occasione per riflettere sull’attuale situazione epidemiologica dell’influenza aviaria a livello globale, con particolare attenzione al ruolo del continente africano nelle dinamiche di diffusione, ricordando che proprio questo virus potrebbe risultare un candidato per una prossima pandemia, dato il suo potenziale zoonotico e l’alta diffusibilità.

Rappresentanti delle principali organizzazioni internazionali coinvolte nella prevenzione e nel controllo delle malattie infettive (FAO-ECTAD e OIE) sono intervenuti durante il meeting, insieme ai rappresentanti dei Laboratori di Referenza nazionali della regione West Africa e ai colleghi nigeriani che hanno partecipato in prima persona al progetto.

I risultati del progetto

Tra i risultati concreti del progetto di Capacity Building ci sono tre pubblicazioni su riviste peer-reviewed [1, 2, 3] e altri due lavori in fase di preparazione. Oltre ai traguardi raggiunti dal punto di vista di miglioramento tecnico-scientifico, sono stati sottolineati gli aspetti di crescita umana e nei rapporti intrapersonali tra i colleghi dell’IZSVe coinvolti nei training e lo staff dell’NVRI che è stato ospitato presso le strutture dell’IZSVe in sette diverse occasioni.

L’interazione inter-laboratorio non si è limitata all’attività di gemellaggio Italia-Nigeria. Infatti, parallelamente a questo progetto, un altro programma Twinning OIE si è svolto nella regione tra la Canadian Food Inspection Agency (FCIA), Canada, e l‘Accra Veterinary Laboratory, Ghana. Lo sviluppo di una rete tra i laboratori della regione West Africa era uno degli obiettivi fortemente supportati dall’OIE con questi progetti e la partecipazioni dei colleghi canadesi e ghanesi al final meeting ha nuovamente avvalorato l’intento di rafforzare le collaborazioni tra tutti i soggetti coinvolti.

Nonostante le innegabili difficoltà che possono emergere durante i progetti di cooperazione internazionale come questo (mancanza di strutture e strumentazioni adeguate, necessità di modificare la pianificazione delle attività con estrema flessibilità a causa di problematiche legate alla sicurezza, alla gestione delle documentazioni di viaggio e a condizioni di emergenza sanitaria non prevedibili come la pandemia da SARS-CoV2 ), non bisogna dimenticare che lo scopo principale di tali programmi è la costruzione di rapporti di fiducia e di collaborazione scientifica duratura tra esperti in Paesi diversi. Solo lavorando insieme si può pensare di avere un impatto reale sulla gestione e sul controllo delle malattie infettive a livello mondiale.

Brochure / Italy-Nigeria OIE Twinning Project »

Riferimenti bibliografici

  1. Fusaro, A., Zecchin, B., Vrancken, B. et al. (2019). Disentangling the role of Africa in the global spread of H5 highly pathogenic avian influenza. Nature Communications, 10, 5310.
  2. Shittu, I., Bianco, A., Dorcas, G. et al. (2020). First detection of highly pathogenic H5N6 avian influenza virus on the African continent. Emerging Microbes & Infections, 9(1), 886-888
  3. Shittu, I., Meseko., C.A., Sulaiman, P. et al. (2020). Fatal multiple outbreaks of equine influenza H3N8 in Nigeria, 2019: The first introduction of Florida clade 1 to West Africa. Veterinary Microbiology, 248, 108820