Nell’ambito del progetto di ricerca finalizzata L’analisi integrata rischio-beneficio come strumento di supporto e valutazione delle strategie di educazione alimentare (bando 2008), il Laboratorio di analisi del rischio – SCS1 ha sviluppato un modello statistico-matematico attraverso l’approccio BRAFO (Benefit-Risk Analysis for Foods) per valutare in modo integrato i possibili benefici e gli effetti negativi sulla salute derivanti dal consumo di latte crudo vaccino.

La ricerca

Sono stati confrontati due scenari, uno base e uno alternativo, al fine di quantificare gli effetti sulla salute in termini di guadagno netto nel passaggio da uno all’altro. È stato definito come scenario base la situazione in cui gli individui assumono esclusivamente latte sottoposto a trattamento termico; lo scenario alternativo è stato definito invece come quello in cui tutti gli individui consumano latte crudo (ovvero non sottoposto a trattamento termico industriale né sottoposto a bollitura durante la preparazione domestica dell’alimento).

Per la stima dell’effetto netto del consumo di latte crudo, è stata utilizzata la metrica del DALY (Disability Adjusted Life Years), una delle misure più comuni per valutare l’impatto delle malattie. Tra i potenziali pericoli presenti nel latte crudo sono stati presi in considerazione Salmonella spp, Campylobacter spp., E.coli O157 VTEC.

Risultati

La valutazione dei benefici ha identificato come unico plausibile effetto benefico riportato in letteratura scientifica la riduzione dei casi di asma in bambini alimentati esclusivamente con latte crudo nei primi anni di vita (1-13 anni).

Si tratta quindi non tanto di un effetto di per sé favorevole per la salute ma della riduzione della probabilità che si manifesti uno stato negativo per la salute.

È stato calcolato il DALY per la popolazione di riferimento sia per l’asma che per le tossinfezioni alimentari, sia nel caso dello scenario base che per quello alternativo. Nel caso dell’asma, la sostituzione di latte trattato termicamente con latte crudo determina una riduzione del DALY – ovvero un “miglioramento dello stato di salute” – pari a 398. La stima DALY invece per le tossinfezioni dovute al consumo di latte crudo è pari a 2997.

Questi dati consentono di affermare che il consumo esclusivo di latte crudo determina un peggioramento significativo dello stato di salute. Infatti, il calcolo dell’effetto netto sulla salute nella popolazione di riferimento a seguito della sostituzione del latte trattato termicamente con il latte crudo è pari a 2599 DALY (2997-398). Il passaggio dallo scenario base allo scenario alternativo determina dunque un aumento importante del DALY e quindi un “peggioramento dello stato di salute”.

É necessario porre l’accento sul fatto che il modello è necessariamente influenzato dai dati utilizzati come input e di conseguenza modifiche nel risultato sono possibili sulla base di nuove evidenze scientifiche e/o sulla base del cambiamento della situazione epidemiologica.

Per saperne di più

Veronica Cibin
SCS1 – Microbiologia generale e sperimentale
Laboratorio analisi del rischio
vcibin@izsvenezie.it
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