A seguito della conferma di numerosi focolai di influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) del sottotipo H5 tra gli uccelli selvatici e domestici nella Russia occidentale e in Kazakistan nel periodo maggio-settembre 2020, tutti gli stati membri dell’Unione Europea sono sollecitati a intensificare la sorveglianza e innalzare le misure di biosicurezza per evitare possibili nuovi focolai di influenza aviaria quest’anno.
L’area coinvolta è infatti un importante sito di sosta e aggregazione per gli uccelli acquatici selvatici diretti verso i quartieri di svenamento in Europa. Data l’esperienza passata, non è da escludere che una nuova ondata influenzale possa colpire l’Europa settentrionale e orientale in autunno o in inverno, e da qui poi diffondersi in Europa meridionale ed occidentale.
L’allerta è inclusa nell’ultimo aggiornamenti sull’influenza aviaria redatti dall’EFSA, dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC) e dal Laboratorio di referenza europeo (EURL) per l’influenza aviaria e la malattia di Newcastle dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie: Avian influenza overview May-August 2020
In considerazione di quanto sopra, in Italia il Ministero della Salute con la nota DGSAF 0021329 del 02/10/2020 – Focolai di influenza aviaria da virus HPAI in Russia e Kazakhstan. Indicazioni operative per l’attuazione delle attività di rafforzamento delle misure di biosicurezza e di sorveglianza sul territorio nazionale, ha disposto l’intensificazione misure di sorveglianza e biosicurezza sull’intero territorio nazionale.
Per informazioni aggiornate sulla situazione epidemiologica in in Europa, consultare la pagina:
Influenza aviaria: situazione epidemiologica in Europa – HPAI.